L’imprenditore si candida come capolista del Movimento delle Libertà alla Camera dei Deputati nella circoscrizione Estero – Europa e parla a Il Giornale d’Italia del suo rapporto con Silvio Berlusconi, di tasse e della situazione russa
Massimo Romagnoli, 51 anni e siciliano, è padre di tre figli e imprenditore nel campo dei fondi europei ma soprattutto emigrato all’esterno nel lontano 1989. È fondatore del Movimento delle Libertà, che si collocata vicino al centrodestra italiano.
Cos’è Movimento delle Libertà?
«Nato a Colonia nel 2007, il Movimento delle Libertà è un movimento politico DI cittadini italiani residenti in Europa, PER i cittadini italiani residenti in Europa: si batte, infatti, per difendere i diritti di questi ultimi e si prefigge di dar voce alle loro legittime istanze. Il nostro obiettivo è garantire il principio delle pari opportunità, esaltando il riconoscimento del merito, e rifiutando ogni tipo di discriminazione personale e sociale. Per questo, il Movimento intende aggregare le diverse comunità nazionali e gli imprenditori operanti all’estero, al fine di contribuire alla creazione di una effettiva rete socio-economica delle varie realtà italiane in Europa e nel mondo.»
Lei è da sempre vicino a Silvio Berlusconi. Perché questa scelta?
«La rappresentanza e la valorizzazione degli italiani nel mondo è stata la questione che mi ha originariamente avvicinato a Silvio Berlusconi, ma anche quella che mi ha in seguito portato ad allontanarmi da lui: Forza Italia dà la priorità esclusiva alle problematiche degli italiani in Italia, mentre il mio progetto è sempre stato quello di glorificare la nostra patria investendo sul benessere e sui diritti dei suoi ambasciatori nel mondo.»
Quali sono i suoi temi cardine in questa campagna elettorale?
«L’italiano all’estero ha una marcia in più rispetto a moltissimi italiani in Italia, e noi del Movimento delle Libertà intendiamo fornirgli gli strumenti necessari alla piena realizzazione personale del proprio progetto di vita. Puntiamo, infatti, a facilitare la gestione delle questioni amministrative intensificando i servizi consolari (più personale e permanenze 24/7). Inoltre, il rapporto tra il cittadino fuori sede e la sua patria dev’essere equo: l’Italia non può solo prendere, deve anche dare. Per questo prevediamo rivolgere agli iscritti AIRE l’esenzione da alcune tasse come quelle sulla seconda casa, la copertura delle spese mediche in Italia durante le permanenze, e la creazione di cliniche italiane in tutta l’Europa. In definitiva, l’Italiano all’estero dev’essere tutelato e valorizzato, cosí come lo devono essere i prodotti alimentari o materiali e i servizi che quest’ultimo esporta e promuove facendo l’orgoglio della sua Terra.»
Economia nazionale ed europea, situazione russa, tra guerra di bombe e rincaro bollette, e sbarchi. La sua posizione e come pensate di risolvere.
«La nostra priorità sono gli italiani in Europa, tutti gli sforzi economici dell’Italia devono essere quindi rivolti prima ai suoi cittadini, e solo poi a tutte le questioni che riguardano terzi. Un investimento sui cittadini è un investimento sulle relazioni internazionali. Ad esempio, il nostro progetto di creare un fondo di 50 milioni di euro destinato allo sviluppo delle piccole e medie imprese italiane operanti in Europa consoliderà i rapporti economici con gli Stati già convenzionati e creerà nuove alleanze durature con le altre nazioni strategicamente interessanti a livello diplomatico.»
In quale circoscrizione estero si candiderà?
«Il Movimento delle Libertà si candida esclusivamente nella Ripartizione Europa. Siamo un Movimento Di italiani all’estero, per gli italiani all’estero, e questa è la nostra più grande forza. Gli altri partiti o coalizioni, infatti, si presentano anche in Europa, ma il loro primissimo obiettivo é l’acquisizione dei seggi nazionali. D’altronde, non c’è da stupirsi se gli italiani all’estero si sentono manipolati: i candidati della Ripartizione Europa negligono sempre gli elettori fuori sede finché, una volta ogni quattro anni, si ricordano che hanno bisogno del loro voto. E quando poi in parlamento dovranno decidere quali questioni trattare con più urgenza, secondo voi quali sceglieranno? Quelle che riguardano i 2 milioni di elettori in Europa o i 60 milioni in Italia? Il Movimento delle Libertà esiste perché, non importa quanti siamo, Noi italiani all’estero siamo cittadini di Serie A.»
Cosa vuole dire ai suoi elettori?
«Il passato non possiamo cambiarlo, il futuro sì!»