Quando si parla di Ambasciate e Consolati italiani all’estero ed in genere di Pubblica Amministrazione, vengono alla mente, spesso, critiche e lamentele di nostri connazionali e circolano, in rete, informazioni e casistiche che evidenziano vere o presunte inefficienze, ritardi nella trattazione di “dossiers”, file agli sportelli e tanta confusione.
Al riguardo, occorre riconoscere che sicuramente esistono delle attenuanti connesse alla scarsezza di personale e che, spesso, le predette istituzioni devono affrontare tantissime trattazioni e sono chiamate ad assolvere una grande moltitudine di interventi.
La recente esperienza avuta dalla “Progresso APM Consulting” è risultata, in questo contesto, molto positiva ed incoraggiante.
La nostra società, infatti, ha contattato l’Ambasciata Italiana a Bruxelles, segnalando un caso di estrema urgenza e necessità di un nostro connazionale. Per tale richiesta si è avuto un immediato e fattivo riscontro da parte della nostra Rappresentanza diplomatica.
La situazione di cui ci siamo occupati, riguardava, penalizzandolo fortemente, un connazionale che aveva sostenuto un intervento chirurgico d’urgenza in Belgio. Tuttavia, non essendo iscritto ad alcuna cassa “mutuelle” locale e non potendo beneficiare dell’assistenza sanitaria italiana, è stato costretto a corrispondere la fattura per la prestazione chirurgica per l’intero importo.
Il nostro connazionale, disoccupato e senza assistenza economica, non aveva nessuna possibilità di assolvere il pagamento e versava, oggettivamente, in una difficile situazione psico-fisica.
Informati di quanto stava avvenendo e delle difficoltà che gravavano sulle spalle del nostro connazionale, ci siamo sentiti in dovere di intervenire e di prendere contatto con l’Ambasciata Italiana a Bruxelles e precisamente con la Dott.ssa Gaia Serena Carbonaro che si è mostrata, da subito, sensibile al caso e prontamente disponibile. In tempi che possiamo definire “da record” il predetto funzionario della Rappresentanza italiana è intervenuto presso il competente ospedale e con i servizi sociali del Comune dove il nostro connazionale è residente. Va sottolineato che in meno di 48 ore, tutto è stato risolto.
La descritta situazione non rappresenta solamente il buon operato di un’amministrazione pubblica, ma un caso emblematico di buona amministrazione, conclusosi con successo, e di fattiva collaborazione con le Istituzioni pubbliche. Un caso che mostra come la “porta” della nostra Rappresentanza diplomatica sia sempre aperta per i nostri connazionali residenti in Belgio, e per la ricerca di soluzioni per i problemi di tutti gli italiani all’estero.