On. Massimo Romagnoli, come procede il lavoro del Movimento delle Libertà in Europa?

Prima di tutto la ringrazio per l’intervista. Io con il mio team new generation stiamo lavorando alacremente e siamo in tour già da qualche mese. Abbiamo le idee ben chiare e un programma politico definito, ma soprattutto, desideriamo mantenere l’impegno di essere sempre presenti laddove batte un cuore italiano.

Avete svolto delle iniziative sul territorio, recentemente?

Sì, certamente. Abbiamo fatto degli incontri istituzionali e con le nostre comunità, in Albania, Germania, Montenegro, Francia e Belgio. Siamo pieni di energie e vogliamo mantenere lo stesso ritmo per il futuro.

Quali sono i programmi da qui a Natale e per i primi mesi del 2021?

Per il futuro prossimo, cioè da oggi a Natale, ci siamo prefissati l’obiettivo di estendere l’organizzazione del Movimento nei vari Paesi europei e di creare una squadra il più possibile efficiente e vincente. Per i primi mesi dell’anno prossimo, vorrei riuscire a creare una linea diretta con i nostri connazionali residenti all’estero, al fine di poter adempiere al meglio alle loro richieste ed esigenze.

Come stanno affrontando la pandemia gli italiani in Belgio, dove lei On. Romagnoli è residente?

Questa pandemia non guarda in faccia a nessuno, è un problema mondiale. Ecco perché noi del Movimento delle Libertà stiamo cercando di essere vicino agli italiani e non solo in Belgio, ma in tutto il mondo. È un momento difficile per tutti, ma soprattutto per gli imprenditori e gli operatori economici, penso agli albergatori, ai ristoratori, ecc., che hanno dovuto chiudere del tutto o parzialmente le loro attività, vedendo così azzerate o ridotte le loro entrate.

Come giudica il modo in cui il governo italiano sta cercando di contrastare la pandemia?

Nel Global Health Security Index (l’indice di sicurezza sanitaria mondiale) il nostro Paese si posiziona alla 129esima posizione su 195 Paesi, con un punteggio dello 0.00% alla voce “operazioni di risposta” a un’emergenza. Secondo quanto riportato in questo studio “il centro operativo di gestione dell’emergenza in Italia non dispone di linee guida in caso di pandemia”. E se ciò non bastasse, occorre dire che la risposta del Governo è stata assolutamente inidonea e non efficace. L’Italia è, infatti, uno dei Paesi più colpiti dall’emergenza sanitaria Covid-19.

Ha visto, il presidente Conte ha chiesto l’aiuto ai Ferragnez per mandare ai giovani un messaggio sano sull’uso della mascherina: lei che ne pensa, ha fatto bene a coinvolgere i due influencer?

In un momento così difficile vedo troppe persone che fanno i sapienti. È un momento delicato dove circolano troppe informazioni, a volte non necessarie e disinformative. Sicuramente in questo momento sarebbe più opportuno dare la parola ai tecnici, agli scienziati, ai medici, salvaguardando la loro libertà di ricerca, di opinione e preservandoli da vincoli e condizionamenti.