“La paralisi forzata del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero è già durata troppo: torniamo a lavorare a pieno ritmo per i nostri fratelli italiani oltre confine”

“Dopo l’ok del Consiglio dei ministri alle nomine governative del CGIE, finalmente possiamo iniziare a lavorare. Ma quando si comincia? I problemi che riguardano gli italiani all’estero non aspettano, sono sempre lì sul tavolo. Tra i servizi consolari che spesso non funzionano come dovrebbero (e non perché manchi volontà da parte di Consoli e impiegati, ma perché mancano risorse umane ed economiche), i fondi destinati agli enti promotori della cultura italiana nel mondo che non arrivano, le mense delle scuole italiane che fanno orrore (vedi il caso del Liceo italiano di Barcellona, scoperti insetti e larve nei cibi), il progetto Turismo delle Radici che ha bisogno si attenzione, è evidente che ci sia bisogno di agire, non di chiacchiere. Dunque, a quando la convocazione della prima Assemblea plenaria del nuovo CGIE? La paralisi forzata del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero è già durata troppo: torniamo a lavorare a pieno ritmo per i nostri fratelli italiani oltre confine”. Lo dichiara in una nota Massimo Romagnoli, consigliere CGIE eletto in Belgio.