La pandemia ci ha costretti a modificare la nostra quotidianità e ha cambiato la percezione che abbiamo di noi stessi e del mondo. Ci ha messi davanti ai nostri limiti e ha riportato in primo piano un concetto che per molto tempo avevamo dimenticato: quello della nostra vulnerabilità. Una caratteristica che ci strappa dalla nostra società frenetica, consumistica e ipertecnologica, e ci ricorda che abbiamo un destino comune con gli altri esseri viventi.

Noi del Movimento delle Liberta, in considerazione della crisi politica in corso che, tra l’altro, avviene in un momento particolarmente delicato, amiamo poco il teatrino della politica e la compravendita di voti e simboli a cui siamo costretti ad assistere. Per noi la politica è espressione di concetti e ambizioni, ben più importanti, ben più fondanti. La politica, a maggior ragione in un momento di pandemia come quello attuale, dovrebbe rivolgersi con attenzione e spirito di servizio verso le fasce più deboli, verso chi soffre, a favore dei cittadini e delle imprese che stanno vivendo anche di persona una grave crisi di riflesso, sugli sviluppi della quale non si possono fare ancora delle previsioni.

Per quanto sopra, c’è un grande bisogno di imparare ad ascoltare e stare vicino alle categorie più sensibili come quelle dei bambini, dei giovani, degli anziani, dei malati e di tutte le persone in difficoltà.

Le misure di isolamento e di distanziamento sociale che stanno avendo riflessi importanti sulla psiche delle persone (è di questi giorni la notizia dell’aumento dei suicidi), hanno reso evidente l’importanza di trovare degli “antidoti” e delle valvole di sfogo, rappresentate anche dall’arte e dalla cultura, che andrebbero rilanciate.

Come MDL auspichiamo che nell’immediato futuro, le città e le regioni possano tornare a considerare le tradizioni, gli ambiti culturali e creativi, la partecipazione culturale delle persone, come un fattore di valorizzazione sociale e d’impatto anche in termini economici. Il settore è già un motore economico e una fonte di innovazione. Qualcuno sembra aver capito, tanto è che in molte realtà territoriali, stanno emergendo iniziative nei settori culturali e creativi, che favoriscono la resilienza ed il contrasto alla pandemia in corso ed ai suoi effetti.

Riteniamo, in definitiva, che il contributo della cultura può essere molto importante anche per altri settori dello sviluppo economico e contribuire alla ricostruzione della “fiducia pubblica”, alla progettazione/riprogettazione urbana post-pandemica adattata alle regole del distanziamento sociale.

La crisi attuale e quella post-Covid non sarà facile combatterla, non possiamo attenderci un cambiamento che avvenga dalla sera alla mattina, ma si avrà bisogno di tempo. Ed è proprio sull’orizzonte a lungo termine che per noi del MdL entra in gioco la filosofia: “cambiare in profondità il nostro sguardo sul mondo, mutando il nostro modo di vivere”. Alla fine, sarebbe davvero drammatico e paradossale se, l’umanità passata la crisi ricominciasse tutto come prima, senza aver imparato la lezione.